Giulio Lolli, l’ex Presidente di Rimini
Yacht, che col suo crac ha messo in difficoltà famiglie, banche e finanziarie anche della Repubblica di San Marino, è vivo, ancora in carcere – cella singola – a Tripoli e da Tripoli non vuole tornare.
Lo riferisce Alessandra Nanni di Il Resto del Carlino
Ora i funzionari italiani sono riusciti finalmente ad avere notizie certe, tra cui c’è anche quella che la Procura generale libica ha già dato il via libera all’estradizione di Lolli.
Notizia però che al ‘pirata’ non è piaciuta per niente e ha chiesto al suo difensore in loco di presentare opposizione. Preferendo restare in una prigione in mezzo al caos, piuttosto che affrontare la giustizia italiana, non avendo molti dubbi su che cosa lo aspetterà una volta rientrato a casa.
Centinaia di persone che gli chiederanno conto delle sue truffe milionarie, del fallimento della società nautica, del suicidio di un amico, l’ex generale Angelo Cardile, e della corruzione di quattro militati della Finanza di Bologna.