Ieri sera a Bologna c’è stata una fumata nera per l’incontro, durato diverse ore, tra sindacati e la proprietà della Scm.
L’azienda romagnola si era impegnata a inoltrare l’11 agosto scorso la domanda di cassa integrazione che avrebbe dovuto mantenere legati i 45 lavoratori alla loro occupazione almeno per un altro anno.
Nel caso in cui i sindacati non avessero accettato le condizioni, l’azienda avrebbe potuto benissimo ritirare la richiesta e fare in modo che per i lavoratori si aprisse la strada che porta alla messa in mobilità.
Le due parti si rincontreranno il 16 settembre e si deciderà se procedere con la messa in mobilità per i 45 dipendenti della Scm o i lavoratori si salvano dalla prospettiva del licenziamento ma alle condizioni imposte dalla proprietà.
Fonte: “Il Corriere di Romagna”