Quando lo sport, in questo caso il basket, significava non solo sano agonismo di strada, ma anche e soprattutto mezzo di aggregazione comunitaria. Il campo da basket del Bagno 86, che verrà molto probabilmente rimosso, rappresentava appunto, non solo il luogo di una comunità ‘cestistica’, ma anche uno spazio di aggregazione, d’amicizia e di condivisione vera.
Corriere Romagna: «Con la rimozione del campo di basket del Bagno 86 sparisce una fetta di storia»
Scriverò un’esagerazione, ma con la rimozione del campo da basket situato presso il Bagno 86 sparisce una fetta di storia (l’ennesima!) della pallacanestro nostrana. Non è di certo mia intenzione perorare la causa dei gestori degli stabilimenti balneari, anzi, l’esatto contrario.
Il problema è che a differenza delle altre “pertinenze” con cui i bagnini hanno infarcito i loro bagni, i campi da basket (ed in misura minore quelli da beach volley) storicamente non sono stati al servizio della clientela del bagno, bensì a beneficio dell’intera comunità.
Ai bagnini rimuovere il campo non cagionerà alcun danno, né perdita di clienti (stessa cosa credo non si possa dire per i titolari dei bar). Alla fine della fiera, il prezzo più alto lo pagherà la comu- nità diciamo “cestistica” di riminesi e turisti che su quei campi ci passa(va) pomeriggi e giornate intere di sport all’aria aperta. Questa roba qui io la chiamo “qualità della vita”. Sì, quella delle stupide classifiche del Sole 24 Ore. E della qualità della vita le amministrazioni pubbliche devono farsi carico (…). Non si possono eliminare decine e decine di campi senza prevederne la creazione di almeno uno, pubblico, cittadino, che non debba rendere conto a bagnini, preti, direttori didattici, società sportive e quant’altro.
Mi sento beffato al pensiero che su questo lembo di terra demaniale, dove già mi è proibito stendermi senza acquistare un lettino o un ombrellone, verrò privato di uno dei pochi spazi liberi e comuni rimasti. E mi spiace ancora di più che tanti ragazzi non potranno avere la mia stessa fortuna di correre al sole dietro un pallone a spicchi.
Ermes Vitali
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