Mario Gradara. Il Resto del Carlino: Nella colonia degli sbandati: «Ho perso il lavoro, ora dormo qui» / Il nostro viaggio tra clandestini e degrado alla Bolognese.
RIMINI. IL RIFUGIO dei disperati. E dei clandestini. Due cose che non di rado coincidono. L’ex colonia Bolognese non è solo punto di riferimento per ‘traffici’ omosessuali. E’ un tetto sicuro anche per sbandati e senza dimora. Ne abbiamo trovati cinque nel nostro improvvisato blitz, nella tarda mattinata di ieri. Tutti con la pelle scura, africani e nordafricani. Tutti addormentati su giacigli di fortuna, in mezzo a sporcizia, macerie e degrado. Due avevano occupato altrettanti cameroni un tempo destinati ai ‘balilla’, al piano rialzato della struttura di Miramare, inaugurata il 1° agosto 1932 su progetto dell’ingegnere Ildebrando Tabarroni. DORMONO profondamente, nonostante siano passate le undici del mattino, li lasciamo in pace. Saliamo al primo piano, identico a quello rialzato. Stesse due ‘stanze’, salvo il piano in più, scelte da altri sbandati. Ma qui ce ne sono due che dormono nella stanza lato mare.