L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 26/01/2008 (Strada di
Fondovalle e speculazione edilizia)
Dare priorità
assoluta alla Strada di Fondovalle come fa questo governo, sulla scia dei tre
governi precedenti, è una scelta non condivisibile.
Tale strada
costituisce l’emblema del degrado della classe politica sammarinese che per
decenni non ha fatto altro che mettersi al servizio della speculazione edilizia,
lasciando, ad esempio, che la superstrada diventasse una strada urbana. Classe
politica che è arrivata a permettere di sfruttare il territorio sammarinese fino
all’ultimo centimetro sul confine con Rimini, determinando l’autostrangolamento
del Paese.
Per uscirne i
politici hanno accettato poi un autentico ricatto da parte del Comune di Rimini:
per 1200 metri di strada a confine oltre 14milioni e 400mila euro di spesa.
Somma presa a prestito, perché i soldi lo Stato non li ha.
Altro scandalo:
la spesa è fatta pagare dai politici a tutti i sammarinesi, mentre sono stati
esonerati dagli oneri di urbanizzazione i fruitori della speculazione (caso
WTC).
La priorità alla
Strada di Fondovalle è stata mantenuta pur davanti all’emergere di altre
priorità urgentissime quali, ad esempio, lo sdoppiamento della rete fognaria, un
impianto di depurazione dei liquami, un’area di stoccaggio e di pretrattamento
dei rifiuti (a giorni scade l’impegno sottoscritto con l’ Emilia Romagna).
I lavori della
Fondovalle partono oggi -chi si meraviglia?- demolendo il ponte di confine. In
concomitanza, a poca distanza, si dice che venga realizzato un tunnel sotto la
superstrada da un ente privato per un uso privato. Un’altra delle consuete
‘collaborazioni’ fra privato e pubblico?
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