“Perché le persone meno capaci con internet e computer devono essere umiliate per ricevere i propri farmaci?”.
È lo sfogo di una sammarinese ultrasessantenne in merito all’introduzione della ricetta elettronica nella Repubblica di San Marino.
“Se uno si presenta nel Centro sanitario perché non riesce ad usare la tecnologia – lamenta – viene trattato come un appestato e retrogrado. Se ho bisogno di un farmaco è perchè me lo ha detto il dottore, non è un capriccio. Anzi, ne farei volentieri a meno. Ma se non riesco ad usare internet come dicono loro come devo fare? Visto che comunque devo andare poi fisicamente in farmacia a ritirare il farmaco non è possibile trovare un modo alternativo? Oppure mettere qualcuno che ti aiuta ad usarlo?”.
Lamentela che emerge dopo l’annuncio dei giorni scorsi dell’attivazione del servizio on-line anche per prenotare il monitoraggio della glicemia.
“Non è problema solo di noi cittadini di una certa età. Non è scontato che chiunque sia in grado di usare app e email. Ma è evidente che chi ha più di 60 anni, ovvero la fascia di popolazione anche fisicamente più fragile, abbia maggiori difficoltà.
Io credo che chi di dovere debba intervenire”.
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