Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino, sulle ragioni della custodia cautelare di Livio
Bacciocchi a Milano.
Sulla base delle prove raccolte Bacciocchi è stato indicato come l’ideatore del meccanismo con il quale venivano messi in atto rilevantissime operazioni di distrazione dei patrimoni di società in palese stato di dissesto. Secondo gli interrogatori anche di recente il professionista di Dogana si era messo in contatto con uno dei testimoni per reperire altre società in difficoltà con le quali concludere contratti di sconto di effetti bancari. Questo, secondo il Gip, attesterebbe la sussistenza del pericolo di reiterazione del reato. Unito a ciò il Gip ha valutato il fatto che l’avvocato risiede naturalmente a San Marino, uno stato estero rispetto all’Italia. Questo integrerebbe il requisito del pericolo di fuga dato che, essendo prevista per il reato contestato una pena di entità consistente, secondo il Giudice per le indagini preliminari l’indagato avrebbe tutto l’interesse ad evitarla rimanendo definitivamente a San Marino. Per il Gip non sussiste invece il pericolo di inquinamento delle prove.