Il piazzamento sul mercato dei Titano Bond da 340 milioni è “un duro colpo per le nostre banche e per i nostri risparmiatori” così come “per lo Stato” e per “l’economia sammarinese”.
A sostenerlo pubblicamente è Emilio Della Balda, politico sammarinese di lungo corso che oggi è un attento osservatore della politica del Titano, sul proprio profilo Facebook.
“I Segretari agli Esteri e alle Finanze – scrive – hanno annunciato il ritorno sul mercato speculativo con un bond di 340 milioni con un rendimento pari al 3,25%. E’ un duro colpo per le nostre banche e per i nostri risparmiatori che non ricevono più rendimenti. E’ un duro colpo per lo Stato che dovrà pagare 11 milioni di interessi all’anno con l’aggiunta di 3 milioni di commissioni. E’ un duro colpo per l’economia sammarinese che in 3 anni registrerà una uscita di ricchezza pari a 36 milioni”.
“Non c’è alcuna spiegazione logica – prosegue – per un atto tanto negativo per il Paese in quanto avviene mentre i Fondi Pensione si avvicinano allo zero rendimento, così come i soldi dei risparmiatori. Mentre le banche non hanno possibilità di investimento né all’interno, né all’estero. Nel frattempo, in Italia, il nuovo BTP a 10 anni è stato aggiudicato ad un rendimento pari allo 0,604%; il BTP trentennale indicizzato all’inflazione europea è stato collocato con un rendimento pari allo 0,177%”.
“Le imponenti risorse finanziarie interne – conclude – avranno un rendimento dello zero virgola. Gli speculatori esterni avranno un rendimento del 3,25%. Chi incasserà le commissioni di 3 milioni avrà già brindato”.
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