Di certo non ci ha lasciati in buone condizioni
Ancora troppo pochi gli immunizzati da coronavirus con prima e seconda dose. Nessun approvvigionamento terza dose.
MARINO CECCHETTI – Come già altri italiani in posti di rilievo della nostra amministrazione pubblica, la dr.ssa Alessandra Bruschi, direttore generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, dopo aver lasciato l’incarico ha scritto non bene di noi. (…)
Noi ricordiamo il successo delle vaccinazioni anti covid grazie allo Sputnik scelto anche dalla Bruschi dopo che Roma mancò di onorare l’impegno di fornirci i vaccini del tipo approvato in sede europea. La Bruschi battezzò “V-Day per San Marino” il giorno di inizio di dette vaccinazioni. “Il V-day lo ricorderò – disse in una conferenza stampa – come uno dei giorni più belli della mia vita.” (…)
A oltre sei mesi dall’inizio delle suddette vaccinazioni, anche con la seconda dose, esattamente alla mezzanotte di domenica 24 ottobre risultavano ‘immunizzate’ – cumulativamente con Pfizer e Sputnik – non più di 24.615 persone. Cioè solo il 71% della popolazione. E ancora non è partito l’approvvigionamento della terza dose, universalmente ritenuta indispensabile da somministrare a sei mesi dalla seconda. (…)
Ancora, per la -urgente – terza dose, abbiamo bisogno dell’Italia. Il ‘report Bruschi’ (Ah les Italiens!) non ci sarà d’aiuto.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
Leggi l’articolo integrale di Marino Cecchetti pubblicato dopo le 22