Detersivo per errore nel bicchiere del bar, titolare condannato a pagare 300 euro
ANDREA ROSSINI – Trecento euro di multa (rispetto ai quindici giorni di reclusione richiesti dall’accusa). È la pena “simbolica” inflitta dal giudice del tribunale di Rimini al titolare del bar del lungomare a Riccione in cui fu servito per errore un bicchierino di “acido” a un cliente, rischiando di ucciderlo. L’imputa – to, un uomo di 43 anni residente a Riccione (difeso dall’avvocato Piero Venturi), è stato riconosciuto colpevole delle gravissime lesioni provocate al turista per aver violato le norme sulla sicurezza del lavoro. Era stata l’inconsapevole barista a versare al posto dell’acqua minerale del detergente per la lavastoviglie al cliente, ma lui aveva versato la rimanenza del liquido, inodore e incolore, in una bottiglia e l’aveva lasciata incustodita accanto al bancone. ”Mi raccomando, non la toccate», avrebbe detto prima di andarsene, ma non era bastata quella “precauzione” a evitare l’incidente. Il cliente, Luca Vitiello, commercialista lombardo di 55 anni, una volta risarcito dall’assicurazione, ha ritirato la querela e di recente è addirittura tornato ad assaporare il caffè nello stesso bar riccionese. Per i danni subiti il professionista, che vide la morte in faccia e subì 26 interventi chirurgici, ottenne dall’assicurazione circa 700mila euro. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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