Rimini, Pronto Soccorso strapieno: “Ricoveri anche in cliniche private”
PATRIZIA LANCELLOTTI – “Chiaro che i posti letto si stanno riducendo al lumicino ma stiamo cercando di continuare a fornire assistenza a malati Covid e non Covid con un prezioso gioco di squadra che coinvolge case di cura private e gli altri ospedali del territorio”. Francesca Raggi, direttore medico del presidio ospedaliero di Rimini, è insieme a Tiziana Perin, direttore dell’unità operativa di “Pronto soccorso e Medicina d’urgenza” di Rimini, mentre affronta il discorso del carico ospedaliero, arrivato a un livello per cui l’Ausl Romagna ha deciso di allentare la frequenza delle attività ordinarie, rinviando interventi chirurgici non urgenti. (…)
“La giornata di mercoledì è stata particolarmente piena di accessi – chiarisce la dottoressa Perin – ma non significa che abbandoniamo i pazienti in barella nei corridoi. Lo sforzo che stiamo facendo in questo periodo è quello di organizzare tutto in modo che i tempi di attesa di ricovero nei vari reparti siano non solo più brevi possibili ma anche che l’accoglienza alberghiera sia la più confortevole possibile in una situazione. Ecco perché abbiamo attrezzato alcune sale di attesa del pronto soccorso 2, così come l’ambulatorio n. 6, in stanze pre ricovero, ma è sbagliato pensare che i pazienti siano abbandonati in corridoio anche perché a chi è in attesa di ricovero è stato dedicato un infermiere. Ci siamo organizzati in maniera tale da potere progressivamente smaltire un enorme numero di malati per dare risposte specifiche a tutti. Per questo in coordinamento con gli altri dirigenti ospedalieri ci siamo organizzati per occupare tutti i posti possibili ma ci sono delle tempistiche legate proprio ai ricoveri e alle dimissioni di pazienti che liberano i posti letto. E questo significa che in qualche momento si crea un ‘imbuto’ e occorre trovare spazi aggiuntivi”. (…)
Articolo tratto da Corriere Romagna
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