Favoritismi al titolare di pompe funebri in cambio di ortaggi e pasta fatta in casa
L’imprenditore e due necrofori rinviati a giudizio: chiamata in causa l’Ausl come responsabile civile
ANDREA ROSSINI. Suggerivano ai familiari dei morti il nome delle pompe funebri alle quali rivolgersi per l’ultimo viaggio del proprio congiunto. Due necrofori dell’Ausl di Rimini, in servizio all’epoca dei fatti all’obitorio di Riccione, e il titolare di un’agenzia funebre, saranno processati a vario titolo a partire dal 10 novembre prossimo. Il giudice dell’udienza preliminare Manuel Bianchi ha disposto il rinvio a giudizio per i tre imputati, che si professano innocenti e sono convinti di potere chiarire tutto in aula. L’imprenditore, H.N., 49 anni, residente a Misano Adriatico (difeso dall’avvocato Piero Venturi) è accusato di corruzione in concorso con uno dei necrofori, difeso dall’avvocato Catia Gerboni. (…)
Tratto dal Corriere Romagna
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