“Vogliamo chiamarlo disagio? Moda? Di sicuro mancano controlli, mancano indicazioni di carattere civico, manca la consapevolezza che questi luoghi siano abitati e non terra di nessuno, luoghi di degrado per vandali e maleducati né discoteche in spiaggia. Il Centro Storico di San Marino merita di più…”.
L’associazione Porta del Paese, che rappresenta i residenti del centro storico di San Marino Città, sfoga così, sulla propria pagina Facebook, tutta la propria rabbia e delusione lamentando per l’ennesima volta problemi legati alla movida.
“Le notti in Centro Storico ormai sono orde barbariche – scrivono i residenti -. Vandalismi che perdurano da mesi in galleria Carisp e giardino dei Liburni; giovanissimi che urlano e scalciano contro tutto fino alle prime ore del giorno.
Schiamazzi incentivati dall’alcol, che ormai pare essere l’unica risorsa di un Paese confuso rispetto a chi sia e cosa voglia diventare. La musica house che ha coperto ogni suono e rumore: non si sente più il silenzio, non si sente più la natura, non si sente più la voce del Paese. Di sicuro non si dorme e non si conduce una vita serena nelle proprie abitazioni.
La mattina si contano e comunicano ufficialmente i danni, dalla Rocca fino giù in Via Giacomini.
Il Centro Storico ha un cuore che batte, una propria voce, un suo odore: vive insieme ai suoi abitanti. Il valore aggiunto è la bellezza, la storia che bisbiglia all’orecchio di chi percorre le sue contrade, i panorami stendhaliani, l’intimità degli anfratti meno noti… chi vive in Centro non lo fa certo per le comodità e i servizi, lo fa per amore.
Indipendentemente dallo spirito romantico di ciascuno, è inevitabile che occorra prendere coscienza che ci sia un problema” conclude l’associazione.