San Marino. Funghi da San Marino alla Russia per aggirare l’embargo

San Marino. Funghi da San Marino alla Russia per aggirare l’embargo

Funghi da San Marino alla Russia per aggirare l’embargo, tre condanne

Antonio Fabbri

Ben 1643,51 tonnellate di funghi da San Marino alla Russia. Sulla carta, però, perché in realtà si trattava di fatture per operazioni inesistenti in un meccanismo messo in piedi per aggirare l’embargo della Federazione russa e le norme della Federazione euroasiatica. Ieri l’ultima udienza del processo – che vedeva due procedimenti riuniti – nel quale erano contestati diversi reati, tra i quali la truffa ai danni dello Stato. Imputati: l’amministratore di fatto della società sammarinese, il 50enne Andrei Kastramin, cittadino bielorusso residente a Sassofeltrio, ma irreperibile; poi il ravennate Andrea Babini e il sammarinese Matteo Lisi, formalmente amministratore della Sm Sales di Acquaviva. La società si occupava dell’import-export e poi alla produzione e fornitura di funghi freschi. In realtà, secondo l’accusa, figurava fittiziamente allo scopo, appunto, di aggirare l’embargo verso la Russia passando per San Marino, che non ha mai adottato le sanzioni previste dall’Europa. 

Costituita parte civile nel procedimento anche l’Eccllentissima camera, rappresentata dall’Avvocatura dello Stato. L’avvocato Alessandra Belardini ha ricostruito i fatti e chiesto la condanna al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale nei confronti dello Stato. Il procuratore del fisco Roberto Cesarini ha sottolineato che “la società sammarinese fungeva da mero soggetto cartolarmente interposto per fare apparire che la merce provenisse dalla Repubblica di San Marino. Prima importava soltanto, poi ha simulato la produzione di funghi champignon”.

L’avvocato Gianluca Giordani, difensore d’ufficio di Kastramin e Babini ha chiesto per i suoi assistiti l’assoluzione per insufficienza di prove in ordine all’elemento psicologico del reato.

Il legale di Lisi, Alessandro Cardelli, richiamando una recente sentenza del giudice Caprioli, ha sottolineato che il suo assistito, mero prestano,e non era in grado di esercitare materialmente funzioni di controllo anche se formalmente era l’amministratore. Ha quindi chiesto a sua volta l’assoluzione. 

Il giudice Battaglino ha condannato Kastramin a 3 anni di prigionia; 2 anni e 3 mesi per Babini; un anno e 3 mesi, pena sospesa, per il sammarinese Lisi. Condanna anche al risarcimento del danno a favore dello Stato da liquidare in sede civile.

 

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