L’Informazione di San Marino
Situazione da ultima spiaggia
Marino Cecchetti
È una situazione da ultima spiaggia
quella che incombe sul Paese a causa
della crisi del settore finanziario.
Lo fanno pensare la recente conferenza stampa del
portavoce del Fondo Monetario Internazionale, Alexander
Tiemandel, e la pubblicazione, proprio in questi giorni, del libro
‘Re Nero’ di Antonio Fabbri e Carlo Filippini.
Il
dr. Tiemandel ha parlato della necessità di “interrompere il circolo
vizioso fra banche e governo”. Un richiamo severo. Se non ci fosse
stato
il freno del bon ton, proprio
di tali circostanze, invece di ‘vizioso’ avremmo, forse, sentito
‘schizofrenico’ o, più in linea coi tempi, ‘delinquenziale’.
Il
libro ‘Re Nero’ è uno spaccato sul modo di fare finanza a San Marino dopo il Duemila. La finanza, vista
come il vitello d’oro. Ci si è buttati con la mentalità, la
cultura e la furbizia dei sensali di pecore sul campo della fiera
di Borgo, come è emerso dalle – sgradevoli – deposizioni, a Forlì,
di Luca
Papi e Stefano Caringi, ex responsabili
della vigilanza di Banca Centrale. Controlli? Ne
faceva di
più sulla qualità dei vini il
Consorzio di Valdragone, disse Gabriele Gatti, quand’era Segretario di Stato
alle Finanze.
Alla conferenza stampa del Fmi era presente anche il nuovo Presidente
di Bcsm Wafik Grais, che è
già operativo unitamente al nuovo direttore Lorenzo
Savorelli.
Grais
e Savorelli non partono da zero. Partono da molto sotto zero. Il settore finanziario da punta di diamante per la
economia del Paese, è diventato una macina al collo.
I
predecessori di Grais, tutti, si sono
dimessi anzitempo. Antonio Valentini: implicazioni
in Re Nero-Asset Banca; Biagio Bossone:
contrasti
con politici (alfa,
beta, ..); Renato Clarizia: lo staff gli era finito in Tribunale.
Grais
e Savorelli sono stati chiamati anzitutto a recidere la corda di quella macina con un’opera di pulizia. Già sarebbero da monumento.