L’informazione di San Marino
Nelle carte del conto Mazzini l’intreccio con la ‘ndrangheta della Brianza
Antonio Fabbri
SAN MARINO. Nelle carte della tangentopoli sammarinese-conto Mazzini, emerge chiaramente l’intreccio tra l’attività di riciclaggio effettuata dalla contestata associazione a delinquere sammarinese attraverso Finproject, e la banca clandestina della ‘ndrangheta dell’operazione Tibet che ha visto in questi giorni 30 condanne. Uomo chiave di queste operazioni, Giuseppe Vinciguerra, condannato a 7 anni con rito abbreviato, venerdì scorso a Milano. Ecco la ricostruzione delle carte sammarinesi: “I mandati Maiale e Muflone rilevano perché dimostrano come FinProject abbia agito come referente tanto della “mafia cinese” quanto delle organizzazioni mafiose italiane. Se l’emissario della prima era XY, l’esponente della seconda si identifica in Giuseppe Vinciguerra. (…)
Fin Project si è servita dell’enorme liquidità procacciata dalla mafia cinese per consentire alla ‘Ndrangheta di disporre di danaro per svolgere attività bancaria clandestina. Giuseppe Vinciguerra è stato recentemente sottoposto a provvedimenti cautelari dalla Procura di Milano per i reati di associazione mafiosa, estorsione, ricic1aggio, usura, esercizio abusivo del credito, contrabbando perché, a capo di una associazione mafiosa, affiliata alla ‘ndrangheta calabrese. L’organizzazione gestiva nella provincia di Monza Brianza, con diramazioni nel Nord Italia e addentellati anche all’estero (Svizzera, romania oltre che San Marino) una vera e propria banca clandestina in particolare il ruolo di Vinciguerra fu quello di procurare all’ associazione mafiosa finanziamenti illeciti con cui alimentare l’attività economica illecita gestita dall’organizzazione”.