L’INCHIESTA CHE SCOTTA
Molte sono le voce che
circolano sul materiale acquisito dalla Commissione Consigliare di Inchiesta
strutturata con colleghi che devono giudicare e valutare altri colleghi.
Immaginiamo la grande lotta
per far emergere e per coprire, però speriamo che l’indagine sia fatta con
senso di responsabilità, con correttezza, con chiarezza e che presto siano rese
pubbliche le conclusioni senza manovre dilatorie.
Certamente
la confusione creata dal Governo col
colpo di mano sulla spartizione delle deleghe dei dimissionari, e quella creata
dal blocco dei 39 che hanno dato le dimissioni dal Consiglio, non facilita una
conclusione corretta e trasparente.
Ma deve essere chiaro a
tutti che un blocco dell’attività di inchiesta sarebbe un colpo mortale per la
politica e per i partiti.
Occorre
pertanto che venga trovata una soluzione trasparente e convincente.
Le ridicole riforme
istituzionali che hanno,
di fatto, portato il Consiglio a 70 membri e che hanno prodotto una pessima
legge elettorale, unite ad una gestione
di governo sprovveduta, non devono
impedire di dare ai cittadini i risultati dell’inchiesta prima di recarsi alle
urne.
Le regole democratiche lo
esigono.
San
Marino, 01 Agosto 2012
L’Ufficio Stampa