L’Informazione di San Marino: Telecomunicazioni: Smt, su un euro di utile 76 centesimi se ne vanno alle isole vergini
Un bene pubblico come le
frequenze è stato concesso gratis
senza bando d’asta e, a parte le
imposte pagate – ma anche qui le
società di Tlc hanno beneficiato
negli anni di importanti defiscalizzazioni
-, la ricchezza che viene
prodotta per la maggior parte
non rimane sul Titano, ma se ne
va oltre confine. E anche molto
lontano. Anche nel caso della
compagnia tutta sammarinese di telefonia, vale a dire San Marino
Telecom-Prima.
Per capirlo basta guardare gli
assetti societari dei tre gestori
che si sono spartiti la torta delle
Tlc in Repubblica. Telenet è di
proprietà al 26% i Cotes (Rsm),
al 25% di G5 Spa (Rsm), al 24%
di Servizi Tecnologici, al 18%
di Teletrade srl e al 7% di DBH
Spa.
Telecom Italia San Marino è
di proprietà al 100% di Telecom
Sparkle, Italiana.
Mentre San
Marino Telecom è al 76% di proprietà
della Pikxsel, per il 20%
di Della Balda e per il resto di
piccoli azionisti. La Pikxel è una
società a responsabilità limitata
con capitale sociale di 26mila
euro.
La Pikxel è di proprietà del
magnate delle Tlc Simon Murray
attraverso due srl che hanno sede
nelle Isole Vergini britanniche:
La Murray Communications Ldt
che detiene il 99% di Pikxel e
la Hampshire Ltd, con l’1% di
Pikxel. L’equazione è dunque
questa.
Il 76% della società sammarinese
di telecomunicazioni,
in realtà sammarinese non è,
perché l’utile da essa prodotto se
ne va alle Isole Vergini. Questo
significa che su un euro di utile
prodotto da SMT-Prima ben 76
centesimi se ne volano alle Isole
Vergini.
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Marino di N. Montebelli
DI …