L’avanza il capitano del Castello di Città, Tomaso Rossini che vuole scongiurare la costruzione di un albergo e propone di mantenere attività nel verde, sia economiche che di lusso
CARLA DINI. Rendere l’area dell’ex tiro a volo un campeggio a due velocità, con una parte riservata a chi ha minori possibilità economiche e l’altra al lusso del glamping. Questa l’idea messa in campo dal capitano del Castello di Città, Tomaso Rossini, che respinge «l’ipotesi colate di cemento su una zona patrimonio Unesco costellata da alberi centenari». Creare un camping con due volti per Rossini «equivale all’asso di briscola offrendo ai turisti la possibilità di gustarsi la vita all’aria aperta, visitando a piedi gioielli architettonici come le Torri. Basterebbe valorizzare il territorio – nota – per attivare un turismo diverso». (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna