Corriere Romagna San Mario: Caso Fincapital / Roberto Zavoli interrogato per sette ore / «Ha collaborato»
SAN MARINO. Quei finanziamenti “gonfiati” al Mod’s Kafé – gestito dalla figlia di Zavoli, ma in realtà considerato il bar del boss – e prestati dietro garanzie “inadeguate”. E poi quel modo di gestire la finanziaria Fincapital tra sovrafatturazioni per cantieri edili, in un meccanismo «intenzionalmente organizzato per fare uscire fondi». Questo ha fatto scattare la molla, nell’allora commissario liquidatore di Fincapital, tanto da indurlo a presentare un esposto alla magistratura, convincendola così ad aprire un fascicolo per riciclaggio. (…) Dopo l’interrogatorio fiume di Bacciocchi (sentito mercoledì pomeriggio per oltre nove ore, fino a mezzanotte), ieri è toccato a Zavoli. Al fianco dei suoi legali Luca Della Balda e Stefano Caroli, è stato sentito dal commissario Simon Luca Morsiani per oltre sette ore. Secretati gli interrogatori ma i legali hanno presentato, per Zavoli, già la richiesta di scarcerazione. Morsiani deciderà solo dopo aver ultimato gli interrogatori: ieri, in serata, quello a Zonzini e probabilmente dovrà tornare ai Cappuccini per sentire Bacciocchi. «Zavoli ha collaborato rispondendo a tutte le domande e con dovizia di particolari», svela l’avvocato Della Balda. Sul confronto all’americana, invece, ancora nessuna decisione. Ma è chiaro che il giudice Morsiani ora punta a cercare un equilibrio nelle discrepanze tra le versioni rese dai due principali indagati, Bacciocchi e Zavoli, nei diversi interrogatori. Ma come avveniva il riciclaggio dei soldi del clan Vallefuoco, secondo il giudice Morsiani? Lo spiega bene nell’ordinanza di arresto, dove specifica che Bacciocchi e i suoi hanno “ripulito” ben un milione e 273mila euro, targati Vallefuoco:«Operazioni concatenate di falsa fatturazione, scambio di assegni bancari compilati o con assegni circolari o denaro contante da reinvestire, richieste di finanziamenti per transazioni commerciali “fittizie”».
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