A poche settimane dal voto a San Marino iniziano a girare, seppure in modo privato, i primi sondaggi sulle intenzioni di voto.
In particolare in questi giorni è stata diffusa da ambienti governativi una schermata in cui sono oscurati dati importanti quale committente e campione di intervistati. Difficile quindi capire se si tratta di un vero sondaggio oppure di dati creati ad arte per influenzare in qualche modo l’elettorato.
Fatta questa doverosa premessa, passiamo ai dati.
La Dc si confermerebbe primo partito con 19 consiglieri, seguita da Libera a quota 14 e Rf a 8. Ci sono poi Rete (5), Domani Motus Liberi (4), Psd (4), Demos (3) e Alleanza riformista (3).
Quindi la coalizione Dc e Ar avrebbe 22 consiglieri e quella Libera-Ps-Psd 18.
Un simile quadro aprirebbe allo scenario di cui si parla da tempo, quello dell’asse Dc-Socialisti che vedrebbe insieme le due coalizioni con 40 consiglieri.
Ma sarebbe possibile anche una maggioranza alternativa senza Dc, idea sostenuta da diversi partiti tra cui una parte di Libera.
Un’altra analisi di questi ipotetici valori riguarda le singole forze politiche. Crescerebbero le forze che in questa legislatura sono state all’opposizione, quindi Libera (+4 consiglieri rispetto agli attuali) e Rf (+ 2 consiglieri), mentre perderebbero consiglieri Rete (-3 rispetto agli attuali), Dc (-2) e Ar (-1). Stabili invece Psd e Motus.
Valori verosimili, nonostante le velenose campagne di certi poteri “forti”…
digià