Rassegna Stampa – Il pronunciamento ribalta il primo grado e riqualifica il reato contestato: non più truffa, ma falso per induzione
MICHELE DONATI. La Corte d’appello di Bologna ribalta la sentenza di primo grado e condanna a un anno – con pena sospesa – il carabiniere 54enne accusato di avere artefatto documenti e conversazioni whatsapp nell’ambito di un procedimento civile: una presunta truffa ai danni del giudice – così aveva teorizzato l’accusa – che di fatto era valsa la sospensione del provvedimento esecutivo con cui il Tribunale di Rimini aveva in precedenza condannato l’uomo a pagare oltre 45mila euro di risarcimento nei confronti dell’ex amante ucraina, oggi 44enne. (…)
Articolo tratto dal Corriere Romagna