L’editoriale di ieri di Antonio Fabbri su L’Informazione di San Marino fornisce un quadro illuminante sulla stato della stampa, e delle comunicazioni pubbliche in genere, nella Repubblica di San Marino.
Si celebra il 4 maggio prossimo il giorno della libertà di stampa sotto il titolo ‘Libera stampa, libero Stato’, mentre al monopolio del settore radiotelevisivo si va aggiungendo quello della carta stampata, sfoderando, per raggiungere l’obiettivo, una dovizia di mezzi che pare illimitata.
Dovizia di mezzi illimitata come la strafottenza per la quale il progetto si connota.
E, nell’editoriale di Fabbri, in merito al progetto, non mancano particolari singolari come quello accaduto durante la recente visita dei Capitani Reggenti a papa Francesco.
In tanti, nell’occasione, si è avuto modo di accostarsi a Sua Santità e stringere la mano.
Ebbene c’è chi ha intravisto – o gli è parso di intravedere – negli occhi di papa Francesco proprio Dio.
Questo il passo dell’editoriale che si riferisce all’episodio in Vaticano: Si può tacere, allora, sulle storture? Sull’acquisto delle
indulgenze? Su chi strumentalizza pure il Padreterno
dicendo di vedere Dio in visita dal Papa che di certo
neppure sa di essere stato utilizzato per sostenere che
adesso qui siamo diventati tutti buoni? Si può lasciar
correre e tollerare che chi ha i denari si compri le coscienze
e orienti pure le preghiere? Non si può. Vorrebbe
dire dimenticare che Qualcuno prese a cordate i mercanti
nel tempio e ribaltò i banchetti dei cambiavalute.
Significherebbe che, di fronte ai principi, ha più valore la
vanagloria dei sepolcri imbiancati, falsando il significato
profondo di ciò che si celebra.
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