R.E.T.E. rimanda al mittente l’attacco frontale di Bene Comune e ‘ristabilisce le proporzioni’.
Se l’attacco frontale di “bene comune” (d’ora in poi BC) è il trattamento riservato a RETE per un disguido banale che spieghiamo di seguito, siamo felici che siano usciti titoloni come quelli di mercoledì!
Ci teniamo comunque a chiarire la nostra posizione cercando di ristabilire le proporzioni: Bene Comune, quella dei voti di Stolfi, Podeschi & co, quella dei contratti nominativi in PA e degli appalti poco chiari, accusa RETE di aver bloccato i lavori della commissione interni, dove RETE conta addirittura… 1 consigliere su 15!
Conclusione di BC? RETE manca di rispetto alle istituzioni, ha fatto spendere soldi allo Stato, ecc…
Bene, sappiano i cittadini che da gennaio 2015 ad oggi in Consiglio ci sono state circa 100 sedute, e i ritardi continui rispetto alle convocazioni registrati dalla maggioranza, che impediscono l’inizio dei lavori per “mancanza di numero legale” (già, la legalità, questa sconosciuta!), fanno circa 60 ore di lavori consiliari persi da gennaio a oggi per responsabilità di BC.
Chi ha fatto spendere soldi allo Stato?
Leggi il comunicato R.E.T.E.