San Marino. La classe politica, per continuare a incrementare il consenso presso la gente, ha pensato bene di emettere titoli di debito pubblico, così da rendere difficile la vita non solo ai cittadini di oggi ma anche a quelli di domani.
Praticamente un colpo di grazia al Paese.
E lo fa esonerando, di fatto, per oltre 400 milioni, dai pagamenti dovuti allo Stato i furfanti delle monofase e delle banche. Senza deliberazioni formali. Se ne discute al più in sedute consiliari secretate.
Sì, perché non basta ai politici sammarinesi non verbalizzare le sedute del Consiglio.
Doppia, tripla protezione anche per i beneficiari effettivi, attraverso una normativa scandalosa in un mondo che, nonostante gli inciampi, ha imboccato la strada della trasparenza. La nostra trasparenza è solo finta, come dimostra l’incremento dell’uso del fiduciario appena varata l’abolizione dei libretti al portatore nella vicenda che ruota attorno alla Banca Commerciale Sammarinese, indagine Conto Mazzini.