La Voce di Romagna: Tlc, Telecom ostacolò la liberalizzazione / La storia / Il vertice di Intelcom chiese al Governo una “pausa di riflessione” e non si insediò mai l’autority
SAN MARINO. (…) Era
il 9 giugno del 2005 quando Andrea
Cendali Pignatelli, nel pieno della riorganizzazione
del mercato telecomunicazioni
del Titano, che avrebbe visto da
lì a poco la rottura del monopolio di
fatto che vedeva la Telecom dominare,
chiedeva al governo del Titano “una
pausa di riflessione”. Un appello, un invito,
questo del vertice di Intelcom, oggi
Telecom Italia San Marino, messo
nero su bianco in una lettera -“grave e
indebita ingerenza”, secondo i vertici
Smt- inviata all’intero esecutivo che
formalmente non venne accolto. (…)
Nella stessa lettera il vertice di Intelcom,
infatti, spiegava all’Esecutivo che
il rilascio della licenza a Tcom, poi Smt,
avrebbe pregiudicato il corretto ritorno
dagli investimenti effettuati e che “il
gruppo ha liquidato i soci sammarinesi
già presenti in Intelcom con 4,25 milioni
di euro, impegnandosi a garantire,
come sta garantendo agli stessi, commesse
nell’ordine di 2,25 milioni di euro
all’anno”. (…)