Il Fondo Monetario Internazionale nella sua ultima relazione ha fatto emergere in tutta la sua gravità il problema degli NPL (Non Performing Loans): mutui, finanziamenti, prestiti che i debitori non riescono a ripagare in tutto o in parte e che quindi per la banca diventano un credito deteriorato. Alcuni esponenti di maggioranza hanno avanzato come soluzione possibile una bad bank: per R.E.T.E. e MD-SI questa soluzione ‘rischia di essere un escamotage per nascondere tutto senza risolvere alcunché e senza poter accertare alcuna responsabilità’.
Il problema di fondo secondo noi è la continua volontà di tenere segrete le cose, la mancanza di trasparenza, indicativa del persistere ancora oggi di un intreccio che lega politica, banche, società immobiliari e gruppi imprenditoriali con grandi esposizioni debitorie. Il primo passo per affrontare questa situazione, è portare allo scoperto di chi sono le banche e fare in modo che questi paghino per le loro manchevolezze. Occorre poi un’operazione di trasparenza totale degli NPL, per sapere cosa è accaduto dentro ad ogni banca, ad esempio rispetto all’effettiva recuperabilità di questi crediti, ma anche in merito all’esistenza o meno di garanzie per una loro copertura. E’ necessaria quindi una verifica che accerti le vere responsabilità dei vertici delle banche.
Leggi il comunicato congiunto R.E.T.E. e MD-SI