SAN MARINO. Divieto di prelievo dell’acqua dal pubblico acquedotto per infaffiare orti, giardini, prati, lavare piazzali, scale, riempire piscine e non solo: è quanto prevede lo “Stato di emergenza idrica”, in vigore a San Marino, come ricordato dalla Segreteria di Stato per i Rapporti con l’A.A.S.S.. Previste multe per i trasgressori del divieto.
La Segretaria di Stato per i Rapporti con l’A.A.S.S. ricorda che è in vigore lo “Stato di emergenza idrica” nella Repubblica di San Marino.
Il Decreto – Legge 4 luglio 2007 n. 82 prevede in tale condizione il divieto di prelevare acqua dal pubblico acquedotto per: innaffiare orti, giardini, prati, lavare piazzali, scale, strade private, riempire piscine, riversarla in cisterne e pozzi, lavare privatamente veicoli.
Al Corpo della Polizia Civile, Corpo della Gendarmeria e Corpo della Guardia di Rocca sono demandati i controlli e in caso di inosservanza elevare al trasgressore “utente domestico” le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative:
€ 150,00 prima infrazione nell’anno;
€ 500,00 seconda infrazione nell’anno;
€ 1.000,00 ogni infrazione successiva.
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