SAN MARINO. Venerdì la FULCAS-CSU riunisce i dipendenti del settore bancario sammarinese.
Nonostante l’avvicinarsi del periodo autunnale il clima per il settore bancario sammarinese è particolarmente surriscaldato: sono infatti forti le incertezze e la mancanza di trasparenza e condivisione. In particolare vanno ricordate la “febbre da fusione” scoppiata tra Cassa di Risparmio e Banca di San Marino, le avvisaglie di possibili “integrazioni sinergiche e strategiche” che si percepiscono tra le altre tre banche e la mancanza di strategia complessiva per questo delicato settore, che impiega oltre 550 risorse qualificate quasi esclusivamente sammarinesi.
In questo preoccupante contesto – pensato e sviluppato nelle “segrete stanze” tra Governo, vertici di Banca Centrale e gli onnipresenti e strapagati consulenti – si cala purtroppo una crescente perdita di fiducia causata dal susseguirsi di notizie negative che offuscano l’immagine del sistema Paese. Le reiterate richieste di avere a disposizione i piani industriali e le proiezioni sui progetti di sviluppo del settore, avanzate dalla CSU sul tavolo del rinnovo contrattuale delle banche, sono a tutt’oggi inascoltate ed inevase. La disponibilità espressa durante gli incontri di valutare sacrifici economici temporanei a fronte di garanzie occupazionali è caduta nel vuoto.
Leggi il comunicato integrale.