Lo sportello redditi della Csu, che ogni anno dà assistenza fiscale a 7.500 famiglie, apre in sicurezza da lunedì 1° giugno.
Lo annuncia la Centrale sindacale unitaria, spiegando in un comunicato che, “in pieno rispetto delle linee guida anti-contagio e per evitare assembramenti l’accesso al servizio è possibile solo su appuntamento, chiamando i numeri 0549-962011 o 0549-962012”.
È “indispensabile rispettare rigorosamente l’orario concordato e presentarsi muniti di mascherina e guanti”.
Il servizio “è gratuito per gli iscritti con redditi inferiori a 10.000 eurocontribuenti iscritti con reddito superiore a 10.000 euro è previsto un contributo minimo di 5 euro, mentre per i non iscritti viene applicato un apposito tariffario esposto alla ricezione”. È possibile iscriversi alle Confederazioni sindacali “anche in occasione della dichiarazione dei redditi”.
Occorre “presentarsi negli uffici della Centrale sindacale unitaria, in via Cinque Febbraio 17 (al primo piano del Central Square), con la tessera di iscrizione e il codice Iban”.
È “necessaria la seguente documentazione: copia di un documento di identità (patente o carta d’identità) in corso di validità; rendita catastale (in caso di necessità, è possibile richiederla direttamente negli uffici Csu); modello Igr “G” da lavoro dipendente o da pensione anno 2018 (se già in possesso); certificazione unica (ex Cud) per i residenti e i soggiornanti che lavorano in Italiacertificazione redditi diversi anno 2018 (indennità economiche Iss, gettoni di presenza, compensi per incarichi e funzioni varie, compensi da collaborazioni, compenso amministratori e qualsiasi altro reddito tassato o non tassato); certificazione redditi prodotti all’estero di qualsiasi natura (terreni, fabbricati, pensioni estere, redditi da capitale, ecc.; se già tassati in italia copia pagamento imposte – mod. f24 – ed eventuale mod. unico o mod. 730 ecc.); contratti e relative ricevute in relazione a canoni di locazione percepiti per l’affitto di immobilidocumentazione relativa alle passività deducibili e oneri detraibili”.
La Centrale sindacale unitaria, infine, consiglia fin d’ora di “non attendere gli ultimi giorni utili, onde evitare che si formino lunghe file di attesa”.
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