Processo civile troppo lungo, lo Stato si accorda per pagare il danno
ANTONIO FABBRI – Nel periodo dell’ostruzionismo sulla presa d’atto della nomina dei nuovi Giudici di Appello ci fu persino chi ebbe l’ardire di sostenere che non c’era poi tutta questa urgenza per le nomine e che i problemi di ritardi nel settore civile erano relativi. Posizione che appare smentita dai fatti, come attesta la decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (terza sezione), riunitasi il 12 maggio 2020, pubblicata in questi giorni. La decisione riguarda il caso di Eva Zanotti, che vedeva pendente una causa civile, risalente al 2012, già decisa in primo grado e in attesa dell’appello. Al di là del merito, che pare riguardasse una questione di confini contesi, quello che è arrivato a Strasburgo, è il problema della lungaggine dei processi civili. (…)
Tratto da L’informazione di San Marino
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