La maggioranza di governo (Partito dei Socialisti e dei Democratici, Alleanza Popolare, Sinistra Unita e Democratici di Centro) entrata in fibrillazione subito dopo la seduta del Consiglio in cui su due ordini del giorno in merito alla vicenda Asset Banca ha registrato
ben 6 franchi tiratori, ancora a dieci giorni di distanza non è riuscita a ricomporsi.
Questa volta oltre alle solite accuse rivolte da Ap ed Su a consiglieri del Psd di essere al servizio dei ‘poteri forti’, a complicare ulteriormente le cose, si sono aggiunte voci di nuove maggioranze. Anzi di una nuova maggioranza formata da Psd, Pdcs (con altri del Gruppo di Cordinamento: Ns, Pop, Ans), Eps e Nps, ‘rivelata’ con molti particolari
da Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino.
Di fronte a questa situazione, stanchi di aspettare le decisioni del Psd, potrebbero essere Ap, Su e Ddc a rompere gli indugi. Infatti scrive R. Geminiani su la Tribuna Sammarinese: questi tre partiti ‘ di fronte alla impossibilità di continuare con l’attuale compagine‘ per evitare ‘ di offrire altro tempo al Psd per allestirne un’altra dove rimarrebbero esclusi ‘ potrebbero mettere in campo ‘un qualche diversivo ‘.
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