A difesa di Gatti

A difesa di Gatti

La proposta di legge sul commercio impegna l’inizio settimana del Patto. Ad un primo esame già avvenuto nei partiti, la legge rivela novità importanti, come l’abbattimento in determinate condizioni del 51%, l’introduzione degli spacci aziendali e una normativa più precisa degli outlet.

Nel procedere ad ulteriori approfodimenti, che sfoceranno poi la settimana prossima in un confronto aggiuntivo con il Segretario Marco Arzilli, il Patto ha già sottolineato la necessità di snellire quanto più possibile la burocrazia (un passaggio fondamentale per incentivare gli investimenti) e al contempo di aumentare i controlli a posteriori; di evitare, se possibile, la creazione di nuovi organismi.
Il Patto è convinto che l’incremento del settore commerciale possa diventare un importante strumento dello sviluppo, purché inserito in una visione generale dei provvedimenti che si dovranno prendere in altri settori come ad esempio gli interventi a livello di Piani Particolareggiati e di riqualificazione dei centri storici, da quello di Città agli altri Castelli che possono avere una valenza di attrazione turistica.

Parte del confronto – e non poteva essere diversamente – è stata quindi dedicata alla vicenda Gabriele Gatti, che ha occupato le prime pagine dei giornali di questo fine settimana.

Il primo dato politico emerso, è la strategia ormai in atto da diversi mesi che mira a scalfire la compatezza della maggioranza cercando di colpire ora l’uno, ora l’altro, dei vari esponenti di governo, non dal punto di vista politico, ma personale.

Di fronte alle emergenze del Paese, che era in ginocchio, coinvolto negli scandali, senza nessuna relazione esterna, credibilità pari a zero, e con una congiutura internazionale che ha minato l’economia di tutti i Paesi, la maggioranza ha lavorato per invertire la rotta. Tra l’altro portando a casa risultati che un anno fa erano assolutamente insperati. Ora si sta risalendo la china, ma c’è a chi non sta bene e teme di rimanere all’opposizione per sempre. Questa è la ragione che sta dietro alla continua strategia di attacco.

Indubbiamente, il Segretario alle Finanze è al centro anche di quest’ultimo attacco.

La vicenda è personale, non riguarda né il governo, né la maggioranza, bensì fatti avvenuti durante un altro governo e che già hanno alle spalle due procedimenti archiviati. Anche questa volta la giustizia dovrà fare il suo corso.

Nel frattempo, il Patto ribadisce la sua ferma volontà di procedere con tutta la squadra nella attuazione di un programma di governo e di progetti di sviluppo che sono fondamentali per il futuro della nostra Repubblica.

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