A Rimini occorre cambiare. Eraldo Giudici

A Rimini occorre cambiare. Eraldo Giudici

Quello che ha detto Mauro Santinato, qualche giorno fa, ci pare particolarmente provocante: ‘Rimini è arrivata all’inizio della fine’ e ‘i nodi sono venuti tutti al pettine’!

Santinato ha sciorinato i dati di fatto, numeri reali, e ci ha spiegato il come e il perché della nostra “débacle”.

Concordiamo con lui: occorre favorire i grandi cambiamenti, anche per creare nuove occasioni di lavoro, ma per far questo non si possono non tenere presente i suoi giudizi, che nascono da una esperienza indiscutibile.

Gli alberghi sono vecchi, spesso affittati a cifre spropositate ad avventurieri stranieri, senza che nessuno gli metta un paletto per standard e servizi obbligatori. L’età media dei gestori in aumento, poca la spinta innovativa, una classificazione alberghiera autocertificata, e ….da tutte le parti venditori abusivi ‘invasori’ come se la nostra città fosse ridotta ad un grande bazar !

E il Mosè? Non è mica un caso isolato!

Quest’anno, come già capitato in passato, anche qualcuno di noi riminesi, durante uno dei vari raduni annuali di inizio stagione, ha alloggiato in qualche albergo gestito da gente di fuori, ed abbiamo testato, in diretta, il valore reale di una classificazione per ‘stelle”, che ormai non ha più alcun senso, senza controlli, è roba da socialismo reale.

OCCORRE BELLEZZA:

Ha ragione Santinato, occorre ‘rinnovare il prodotto’, istituire un fondo per la riqualificazione, puntare a migliorare la nostra ospitalità, offrendo alloggi più belli, più accoglienti, che siano in grado di far star meglio i nostri turisti.

Occorre innovare e dare maggiore bellezza a tutto il nostro sistema, e una sussidiarietà reale dove il pubblico provoca il privato, e gli diventa di stimolo e di sostegno nello sforzo di investire sulla propria riqualificazione.

PROPOSTE:

Per il nostro Governo proponiamo: Un credito di imposta per chi investe sulla propria azienda turistica!!
Per il nostro Comune proporremo una nostra proposta deliberativa : Una norma speciale per promuovere progetti di innovazione turistica, e per premiare, entro un processo ad evidenza pubblica, chi ricerca il bello, le novità qualificanti, come possibili esempi da imitare; occorre innescare un processo di emulazione fra le ditte costruttrici che, proponendo i migliori progettisti, in un confronto su occasioni concrete offerte dagli investitori, elaborino idee innovative, con soluzioni ‘chiavi in mano’.

UN COMMENTO:

Nella “querelle” che è seguita all’intervento di Santinato, rimarchiamo sconcerto per lo strano concetto di sussidiarietà che sembra teorizzare l’A.d. di APT Babbi: sussidiarietà come ruolo subalterno del pubblico, che si dovrebbe piegare alla volontà del privato!

Proprio quel che è successo a Rimini, in questi ultimi anni, e se ne vedono gli effetti!

Una egemonia a ranghi invertiti?

Strana parabola quella di Babbi: solo nel 2007, da poco nominato alla guida di APT regionale, ribadiva altri concetti quando rimarcava il bisogno di ‘ridare speranza, far riscoprire il desiderio, combattere la decadenza”, quando anch’egli pareva convinto che ciò fosse “l’ingrediente fondamentale anche nel turismo’ ?

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