Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: La questione umorale
La questione morale è fagocitata dalla questione umorale. Sarà che la “U” come segno gra- fico ha quella forma a contenitore dove sembra starci dentro tutto e ci ingloba pure la “morale”, così da chiuderla in un sacco facendola perdere di vista. Ma la testa in un sacco non la si può mettere e forse qualche riflessione va fatta.
Se infatti ci fosse una questione morale, non si perderebbe un secondo a mettere sul tavolo una per una le distorsioni alle quali la politica non è aliena e che hanno consentito le infiltrazioni. E invece c’è una questione umorale e allora via di corsa a testa bassa per sapere i nomi da un personaggio la cui attendibilità inevitabilmente lascia più di un dubbio.
Se ci fosse stata una questione morale non sarebbe stato ammucchiato il “caso Licenzopoli” con l’ennesimo colpo di spugna persino nell’ultima Commissione Finanze. E invece la questione è umorale. Cosa vuoi, creare difficoltà agli uffici e fare impelagare la politica, anche se avrebbe la possibilità di dare un segnale forte, su un fatto che alla fine ha visto la stessa magistratura archiviare tutto? No, meglio di no.
Se ci fosse una questione morale i politici, e ce ne sono che lo hanno fatto, si guarderebbero bene dal chiamare per fare evitare controlli o ammucchiare multe. E quelli che sono con loro nello stesso consesso ci penserebbero due volte prima di difenderli attaccando chi questa cosa la fa notare. E invece la questione è umorale, perché bene o male funziona così. Un favore non si nega a nessuno. Salvo poi scoprire che quell’ingenuo aiutino ha aperto un portone a chi non doveva entrare.
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