Pare che la – maledizione dei giochi debba ricominciare presto a vessare la Repubblica di San Marino.
Una delle tante disquisizioni sul nulla su cui da un decennio la classe politica sammarinese si è abbondantemente addestrata, senza, anche qui, aver mai cavato un ragno da un buco.
Cioè senza aver mai riscattato dall’Italia il diritto a legiferare in materia.
Diritto cui il Paese ha rinunciato in un accordo bilaterale di metà Novecento.
L’argomento dei giochi è riemerso nell’ultima riunione della Commissione Finanze, come riferisce l’Agenzia Dire Torre 1.
Il segretario di Stato per il Bilancio,
Pasquale Valentini, fa
il punto, rispondendo in commissione Finanze a una mozione
presentata dal capogruppo del Partito dei socialisti e dei
democratici, Claudio Felici.
Sottolineando in primo luogo che il
nuovo progetto di legge e’ in ritardo, ma dovrebbe essere pronto
entro la fine dell’anno, andando a regolamentare anche il gioco
online e quello che si svolge nei bar.
L’attenzione alla
normativa italiana, prosegue Valentini nella serie di risposte ai
quesiti posti da Felici, non e’ un obbligo: da un lato si cerca
di evitare ulteriori problemi tra i due Stati; dall’altro si
cerca di rimanere competitivi.
Altro tema caldo quello di un
possibile trasloco dall’attuale sede di Rovereta
e Valentini
ribadisce che per ora non si muove nulla. Anche se, aggiungono
durante il dibattito Angela Venturini dei Moderati e Stefano
Palmieri di Alleanza popolare, “un trasferimento non e’ escluso”.