Adnkronos, scudo fiscale, Befera, sanzioni

Adnkronos, scudo fiscale, Befera, sanzioni

(Adnkronos) – Il numero uno dell’Agenzia delle Entrate: ”I soldi saranno ritenuti frutto di evasione salvo prova contraria, e la sanzione può arrivare al 480% della maggior imposta dovuta non pagata. La stagione dei tesoretti e dei paradisi fiscali è davvero finita”
Lo scudo fiscale farà bene alle casse del fisco perché “secondo i nostri dati provvisori, ben il 99% per cento delle operazioni concluse riguarda i capitali che sono rientrati in Italia, fisicamente o giuridicamente”. A tirare il bilancio è il numero uno dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, che, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, in vista di martedì, data in cui lo scudo fiscale ‘ferma i battenti’, sottolinea: “Per chi lascia i patrimoni nei paradisi fiscali e viene scoperto, saranno dolori”. “I soldi – aggiunge – saranno ritenuti frutto di evasione salvo prova contraria, e la sanzione può arrivare al 480% della maggior imposta dovuta non pagata”.

E Befera non lascia spazio a illusioni. “La stagione dei tesoretti e dei paradisi fiscali – afferma – è davvero finita”. Riguardo al 2010, il direttore generale dell’Agenzia delle Entrate sottolinea che la priorità sarà la lotta all’evasione internazionale. “Presto – annuncia – faremo con la Francia un accordo simile a quello con la Spagna. Intanto si parte con i nostri vicini, poi con il tempo cominceremo ad allargare anche ai paesi non europei”. Quindi Befera sottolinea che ci saranno anche i controlli sulle grandi imprese. “Già oggi – spiega – quelle che hanno ricavi sopra i 300 milioni annui vengono visitate dal fisco una volta all’anno e nel 2011 questa soglia arriverà a 100 milioni”.

“Vogliamo insistere con le indagini bancarie e – prosegue Befera – con gli accertamenti sintetici, che vuol dire mettere a confronto il reddito con il tenore di vita. Nel 2010 i controlli saliranno a 35mila”. Quindi, guardando alle imprese in situazioni critiche, Befera taglia corto: “Saremo flessibili. Strumenti come il ravvedimento operoso saranno senz’altro salvaguardati”.

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