COMUNICATO STAMPA
12 FEBBRAIO 2015
IL CODACONS – TRADITO ANCORA UNA VOLTA DA GNASSI – SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE NEL PROCEDIMENTO PENALE ED ASSISTERA’ TUTTI I CITTADINI ED IMPRESE CHE DESIDERINO CHIEDERE I DANNI LEGATI ALLA CHIUSURA DELL’AEROPORTO DI RIMINI
Il CODACONS deve prendere atto che se risulteranno fondate le accuse contro il Sindaco di Rimini, questi avrà tradito per l’ennesima volta il credito che il CODACONS gli aveva garantito in occasione delle ultime elezioni amministrative. Il COADCONS, inoltre, dovendo far fronte alle proprie finalità statutarie volte a tutelare i diritti di utenti e consumatori che in questi mesi hanno subito i disagi ed i danni economici legati alla chiusura dell’aeroporto di Rimini legata al crack della Aeradria, è disponibile ad assistere tutti coloro che lo desiderino chiedere il risarcimento legato ai disagi e danni economici subiti a causa del funzionamento a scartamento ridotto e dalla successiva chiusura dell’aeroporto di Rimini.
Il CODACONS, che tra l’altro si era anche attivato per tentare di favorire la fruibilità dell’aeroporto di Rimini, presentando a suo tempo un progetto volto a dare assistenza ai turisti provenienti dalla Russia rimaste vittime di disagi legali durante il viaggio o durante la loro permanenza in Italia che aveva come scopo finale quello di favorire l’arrivo di turisti russi a Rimini e che non ha ottenuto il via obera per mancanza di fondi da parte di chi – oggi è indagato per bancarotta ed altri reati legati all’utilizzo del denaro, ritiene che la chiusura dell’aeroporto di Rimini rappresenti un grave danno all’economia della Provincia di Rimini, pertanto, tutti coloro che gestiscono un attività legata al commercio ed al turismo avranno titolo per dimostrare che un loro calo del fatturato sia legato indirettamente alla chiusura dell’aeroporto di Rimini potranno, al pari degli utenti e consumatori, costituirsi parte civile nel procedimento penale.
Il CODACONS si rende pertanto disponibile a redigere e depositare gratuitamente a tutti coloro che ne faranno richiesta la nomina di persona offesa, segnalando in tal modo al Pubblico Ministero la loro istanza, quale soggetto offeso dei reati contestati a Gnassi e agli altri n.34 indagati e quindi la propria volontà conseguente di costituirsi parte civile all’apertura del dibattimento in caso di richiesta di rinvio a giudizio a carico degli attuali indagati chiedendo il risarcimento del danno subito.
Per chi fosse interessato ad attivare l’azione risarcitoria si potrà usare il tel 051.312611 oppure all’800 05.08.00 o l’indirizzo email dbdbstudio@gmail.com o bgbdelfino@dada.it o scrivendo a CODACONS Emilia Romagna Via Emila Ponente n.86 oppure ancora ancora chiamando 892007 o rivolgendosi alla sede di Rimini del CODACONS sita in Rimini Via Jano Planco n.16
Presidente Regionale CODACONS Emilia Romagna
Avv. Bruno Barbieri
Lily Bertacci
Studio Legale Associato Audere Semper