Ai sammarinesi fuori San Marino niente auguri. La protesta

Ai sammarinesi fuori San Marino niente auguri. La protesta

SAMMARINESI DI DETROIT E NEW YORK
“IL PRIMO PASSO VERSO NESSUN LUOGO”
Riceviamo e pubblichiamo (traduzione di Daniela Malpeli)
Un antico proverbio cinese recita che “una marcia di migliaia di chilometri
inizia con un singolo passo”. È implicito, nel proverbio, che la marcia
abbia una destinazione, un obiettivo, uno scopo. Partendo da questo
presupposto vorremmo fare delle considerazioni sulle implicazioni e
gli obiettivi del “primo passo” compiuto poco tempo fa dal segretario di
Stato per gli Affari Esteri Antonella Mularoni che, usando la scusa dei
tagli alla spesa, non ha inviato gli auguri per le festività alle comunità dei
sammarinesi residenti all’estero. Come tutti sappiamo, ogni decisione
e ogni azione ha delle conseguenze. Il rifiuto di mandare gli auguri
di Natale non solo manda un chiaro messaggio a coloro che hanno
supportato la propria madre patria fin dal giorno in cui l’hanno lasciata,
ma dà anche un messaggio chiaro sulla persona che ha preso questa
decisione. Vorremmo esaminare questi messaggi. Dal punto di vista
dei sammarinesi residenti all’estero, il messaggio che sta dietro alla
decisione di non inviare una cosa basilare come gli auguri delle feste è
molto chiaro, ossia: non valete il prezzo della busta e del francobollo.
Noi trattiamo forse in questo modo i membri della nostra famiglia? Non
inviamo parole di congratulazioni, incoraggiamento, sostegno e auguri a
coloro che amiamo? La comunicazione e la condivisione di questi valori
non è forse intrinseca nel concetto di unità e coesione di una famiglia
o di un gruppo? Allora noi ci chiediamo quale sarà il prossimo passo:
forse la separazione totale, così da risparmiare anche sui costi delle
telefonate e di altre forme di comunicazione? E per le stessa motivazione
di contenimento dei costi, forse qualcuno degli impiegati della
segreteria di Stato per gli esteri verrà licenziato? Ancora meglio: senza
il riconoscimento dei propri cittadini residenti all’estero, perché avere un
ufficio dedicato a loro in segreteria? Immaginate che risparmio per la
Repubblica di San Marino se quell’ufficio venisse chiuso.
Voi che vivete sul Titano, specialmente chi è stato all’estero ed è tornato
o chi ha una parte di famiglia che vive all’estero, vi starete certamente
chiedendo: “Cosa sta succedendo?”. Perchè San Marino non dovrebbe
inviare una semplice cartolina di auguri a coloro che vivono all’estero
quando i consiglieri hanno ricevuto il ‘bonus’ di fine anno? Immaginate:
un bonus pagato ai membri del parlamento per essere stati complici
nel creare i presupposti per la crisi finanziaria peggiore di cui il Titano
abbia mai avuto esperienza! È un insulto? Si, e non solo per tutti coloro
che risiedono all’estero, ma anche per coloro che vivono sul Titano.
Nei fatti si è creata una distanza tra coloro che siedono sulle poltrone
del potere e coloro che vivono la crisi sulla propria pelle. Il messaggio
di questo governo a coloro che vivono fuori e dentro i confini della Repubblica
è quindi molto chiaro, ma questo episodio ci dice molto anche
sulla persona del segretario Mularoni e coloro che la consigliano. Con
chi dovrebbe comunicare il segretario agli Esteri se non con i cittadini
residenti all’estero? Nei fatti, la scusa adottata dal segretario per non
mandare gli auguri di Natale è stata quella del taglio della spesa. Beh,
in questo caso, sarà stato anche un atto parsimonioso, ma rimane un
insulto per i sammarinesi che vivono all’estero e uno smacco per l’ufficio
dedicato alle relazioni con quei sammarinesi che, nonostante non
vivano sul Titano, hanno avuto il proprio ruolo nel portare la repubblica
nel 21esimo secolo.
Noi cittadini all’estero speravamo in una classe dirigente con un maggiore
senso della storia, dell’eredità e del futuro di San Marino. Questa
è la nostra valutazione in quanto sammarinesi, questo è quello che ci
sentiamo impegnati a fare.
I sammarinesi di Detroit e New York.
Ps: Un augurio di felice anno nuovo a tutti i sammarinesi, compresa il
segretario Mularoni!
Tre consiglieri hanno rinunciato
al regalo

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