In merito alle recenti dichiarazioni apparse su alcuni organi di stampa italiani, che prefigurerebbero il contributo italiano a San Marino RTV come una sorta di regalia, la Segreteria di Stato per il Territorio e le Telecomunicazioni intende fare le seguenti precisazioni.
Tale contributo è parte integrante di un Accordo di collaborazione internazionale fra i due Stati che cooperano in materia televisiva sin dal 1987.
Parte sostanziale dell’ultima Convenzione, sottoscritta dai due Governi nel 2008, è l’accordo in base al quale la Repubblica di San Marino rinuncia e cede all’Italia l’utilizzo di tre proprie frequenze assegnatele dal Piano di Ginevra del 2006 a fronte dell’erogazione di un contributo da parte italiana di 3.098.000 euro annui, somma che peraltro risulta invariata rispetto agli iniziali 6 miliardi di lire , previsti nell’accordo originario del 1987.
Il contributo riconosciuto per il 2014, nell’ambito della Legge di Stabilità di recente approvazione da parte italiana, è di importo doppio perché contempla il mancato contributo riferito allo scorso anno. Tale contributo non fu elargito a seguito della caduta del governo italiano all’inizio del dicembre 2012 e la successiva scelta di non ricorrere allo strumento del “decreto mille proroghe”, dove fino al 2011 trovava imputazione tale somma.
Il contributo italiano è di vitale importanza per la sopravvivenza della società San Marino RTV (partecipata al 50% dalla RAI), la quale, oltre a garantire un servizio pubblico fondamentale per la Repubblica di San Marino, è una concreta opportunità di lavoro e crescita professionale per i tanti operatori che prestano il loro servizio, italiani e sammarinesi.
Si vuole quindi rimarcare ancora una volta come il contributo annuale dell’Italia a San Marino RTV risulti come parte integrante di una proficua collaborazione, con aspetti significativi di reciproca convenienza.