Alcune precisazioni in riferimento alla nota “Scambio d’informazioni, l’Anis e Fixing: la cantonata di Merlini e Felici”.

Alcune precisazioni in riferimento alla nota “Scambio d’informazioni, l’Anis e Fixing: la cantonata di Merlini e Felici”.

Alcune precisazioni in riferimento alla nota “Scambio d’informazioni, l’Anis e Fixing: la cantonata di Merlini e Felici”.
Caro Marino, conosci me e conosci il modo in cui lavoro. Se il venerdì
vai in edicola (dovresti, tutti dovreste…) a comprare Fixing, puoi
verificare che i nostri approfondimenti sono sempre precisi e puntuali.
Che le nostre posizioni non sono strumentali, che cerchiamo di essere
positivi e propositivi. Che invitiamo i nostri lettori a riflettere e
non gli regaliamo tesi preimpacchettate.
Il più delle volte, almeno spero, ci riusciamo.
Poiché mi conosci, sai che non scrivo sotto dettatura. In quasi 25 anni
di carriera non l’ho mai fatto. Per cui quando lasci intendere che
Fixing “sarebbe o potrebbe essere” il portavoce dell’Anis, riferendoti
in particolare ad un articolo che porta la mia personale firma, offendi
la mia onestà intellettuale e quella della mia redazione.
Mi spiego meglio. Io ritengo che non ci sarebbe niente di male se “ci
facessimo portavoce dell’Anis”. Oltre che in edicola, la nostra testata
viene distribuita agli industriali, ed è giusto che conoscano la
posizione dell’associazione che li rappresenta. Anche se delle stesse
posizioni, magari con diverse sfumature, gli industriali vengono già
edotti (anche e forse persino di più) da tutti gli altri giornali, dalla
tv di Stato e dai vari siti internet, tra cui il tuo seguitissimo Libertas.
Capisco che Anis non ti stia simpatica, non sei certo l’unico a San
Marino, ma la cosa non riguarda certo me. Però se lasci pensare che,
Fixing è l’organo di stampa degli industriali solo perché la proprietà
di Fixing è riconducibile al 100% all’Associazione Industriali, mandi
fuori strada i tuoi lettori. Come ho già scritto nella nota che hai
gentilmente pubblicato, fatte le dovute inarrivabili proporzioni, è come
dire che il Sole – 24 Ore in Italia non è il punto di riferimento
giornalistico in ambito economico ma è semplicemente il portavoce della
Marcegaglia. Una tesi non solo semplicistica ma fuorviante, che svilisce
il lavoro dei giornalisti e, in generale, tende a depotenziare il ruolo
della stampa.
Quello che sto dicendo è sotto gli occhi di tutti, nero su bianco. Basta
che sfogli un numero a caso di Fixing per rendertene conto. Mi sento di
aggiungere poi che in una realtà dove la stampa si sostiene spesso con
finanziatori occulti, il fatto di avere un editore che alla fine
dell’anno va a coprire quell’eventuale disavanzo di gestione mettendoci
la propria faccia, in totale e assoluta trasparenza, sia da considerare
un vanto per Fixing. E anche per il nostro editore.
Detto questo, grazie per avermi concesso l’occasione di ribadire la
passione che mettiamo tutti i giorni nel nostro lavoro e il nostro
impegno per costruire una San Marino migliore.
Un saluto anche a Vinicia e ai ragazzi della tua giovane redazione.
LORIS PIRONI
Direttore di San Marino Fixing

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