Aldo Grasso, Corriere della Sera: Castita’ (e bonifici bancari) per quell’amore così magico

Aldo Grasso, Corriere della Sera: Castita’ (e bonifici bancari) per quell’amore così magico

Corriere della Sera

Castita’  (e bonifici bancari) per quell’amore così magico

Aldo Grasso

 Secondo le accuse della Procura di Milano,
Roberto Formigoni aveva «disponibilità
di significative somme di denaro
contante» che trasformava anche
in bonifici a favore di Emanuela Talenti.
Emanuela, 49 anni, è stata modella e
conduttrice televisiva. Sul suo sito si descrive
così: «È a fasi alterne una sinfonia
di Bach o un rock di Lenny Kravitz
». È ricordata come la «fidanzata»
del Celeste. La sola e unica. Agli inquirenti
ha rivelato che all’epoca il governatore
le aveva dato «un contributo per
l’acquisto della casa di circa 135 mila
euro» nel nome di «un grande amore vero,
pulito e lontano dai riflettori mediatici».

Un grande e sbandierato amore. In effetti,
nel 2000, Emanuela era sempre a fianco del Celeste, persino alla cerimonia
di insediamento del prefetto Bruno
Ferrante. Si parlava di matrimonio (sul
Giornale apparve la data, 5 maggio) e
al settimanale Chi la modella confessava:
«C’è una strana magia tra noi due,
Roberto ha il grande potere di ridarmi
la carica. Una persona molto speciale.
Se potessi essere uomo vorrei essere
lui».

Il trasporto con cui Emanuela parlava
del suo amore gettava però nello sconcerto i seguaci di Cielle. Formigoni
è membro dei Memores Domini, il ristretto
gruppo voluto dal Don Gius: per
entrarci bisogna aver pronunciato i voti
di castità, povertà, obbedienza. Commento
malizioso di Emanuela: «Se davvero
ha fatto quel voto doveva essere
giovanissimo». Alla fine, niente matrimonio.
In compenso Emanuela, dal
2002 al 2009, conduce su Rete4 una trasmissione
che si occupa di medicina, benessere
e varia umanità. Al suo fianco
c’è il prof. Fabrizio Trecca, implicato
nelle vicende della P2, già medico di Licio
Gelli, Gustavo Selva, Maurizio Costanzo.
Due conduttori che facevano a
gara a chi presentasse peggio.

Un Tgcom del 2007 chiosava: «Nome:
Emanuela, cognome: Talenti. Forzando,
giusto un poco, il detto latino,
potremmo dire: cognomen omen, nel
cognome è già scritto il destino. Perché
di talenti, Emanuela, ne ha seminati parecchi
lungo il suo percorso artistico».
Che i talenti fossero quelli che, sonanti,
ogni tanto le passava Formigoni?

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