Alessandro Rossi, Su: testo della lettera di dimissioni

Alessandro Rossi, Su: testo della lettera di dimissioni

Dopo un lungo periodo di riflessione personale e politica sul mio ruolo di Consigliere del Consiglio Grande e Generale con questa lettera  rassegno le mie irrevocabili dimissioni da membro del Consiglio Grande e Generale.
 
La politica istituzionale mi ha dato tantissimo, soprattutto la possibilità di riflettere sulla natura umana, sulla società, sulla nostra meravigliosa Repubblica e su me stesso.
 
L’esperienza che porterò sempre con me, che ho avuto l’onore di vivere,  e che auguro di vivere a tutti coloro che svolgono una attività politica pubblica è stata quella di ricoprire il ruolo che oggi voi rappresentate.
Essere Capitano Reggente della serenissima Repubblica di San Marino mi ha fatto capire cosa è la BELLA POLITICA ed è stato per me motivo di riflessione sulla relazione che ogni cittadino, ogni persona dovrebbe avere con il POTERE.
 
Il POTERE è un DOVERE, il POTERE è Responsabilità, il POTERE  non appartiene a chi momentaneamente lo detiene bensì al flusso desiderante degli esseri umani che vivono con intensità la relazione di vita e di società con questo piccolo lembo di  terra.
 
Le motivazioni che mi hanno portato a definire   una  continuità del Potere che un consigliere di questa Repubblica ha il dovere di gestire,  con  un’altra persona, con il mio compagno di Partito Luca Lazzari,  sono articolate e riguardano valutazioni che prendono spunto da un principio che ho sempre sostenuto e che ho apprezzato e vissuto quando ho svolto la carica di Capitano Reggente.
 
La relazione con il Potere deve essere limitata temporalmente!
 
Non si può chiedere ad altri di accettare questo principio se non si è disposti ad accettarlo in prima persona.
 
Ho maturato in questi anni di ricca esperienza la consapevolezza che la crisi di sistema che stiamo vivendo nasce dall’assenza di tensione positiva verso l’ Altro.
 
Per superare la crisi si deve manifestare una propensione positiva verso l’altro da sé, pre-condizione per ricreare una forza collettiva, l’unica che può cambiare democraticamente il sistema che oggi determina le dominanti valoriali errate che hanno prodotto la crisi.
 
E anche questo è un principio che si deve avere il coraggio di affermare e vivere in prima persona.
 
 
Eccellenze e Colleghi Consiglieri non abbandonerò la politica, non abbandonerò il mio[A1]    partito semplicemente compio un cammino che ritengo mi sarà utile nel realizzare un più ampio  progetto politico di cambiamento.
 
Ritengo che i miei elettori e le persone di Sinistra Unita, persone che amerò sempre per la dignità con la quale hanno resistito alla deriva di un sistema che non era il loro,  capiranno questa scelta che in parte sembra tradire il principio di rappresentanza sul quale vive la nostra democrazia, scelta  che io ritengo invece possa  aggiungere valore positivo alla nostra democrazia e alla rappresentanza.
Le gabbie delle liste elettorali limitano le potenzialità di una democrazia alla ricerca di qualità e questo è un altro aspetto del progetto politico che intendo realizzare, realizzare una tensione democratica  verso la qualità.
 
Ringrazio tutti, in particolare la mia famiglia, mia moglie e i miei amici per il supporto e ringrazio tutti, ma veramente tutti coloro con cui ho vissuto  questa stupenda esperienza lunga 15 anni.  Da tutti , anche e soprattutto dagli avversari politici, ho avuto tanto, tutti hanno contribuito ad insegnarmi  il senso e la capacità di vivere e realizzare in prima persona la BUONA POLITICA.
 
 
Grazie.

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