San Marino Oggi: Ap replica: “Se fossero i magistrati sammarinesi a non fidarsi dell’Italia?” / “Giovagnoli non puo’ scegliere con chi attuare la collaborazione bilaterale”
Ap non fa alcun passo indietro sulle
dichiarazioni rilasciate nei giorni
scorsi contro il Procuratore capo di
Rimini, Paolo Giovagnoli. Dal partito
gli riconoscono di aver “risposto
con cortesia, dicendo che non vuole
esercitare interferenze sulla realtà
e sulla politica sammarinese ma ha
‘il dovere di rispondere’, in ragione
del suo ufficio, quando gli vengono
poste domande su San Marino”, ma
ribadiscono che “in realtà i magistrati
non hanno alcun dovere di andare su
giornali e in tv a parlare degli organi
di un altro Stato ed entrare nella
sua discussione politica interna. Né
Giovagnoli né chiunque altro da fuori
può vantare il diritto di scegliere con
quale magistrato o funzionario di polizia
sammarinesi attuare la collaborazione
bilaterale. Gli ambiti istituzionali
vanno rispettati”.
[…]
Da Ap, facendo il verso a chi li ha definiti
“fustigatori” citano il passaggio
dell’intervista al procuratore Giovagnoli
pubblicata dal sito sammarinese
LIbertas.sm in cui dichiarò: “Penso
che sia necessaria la via della collaborazione,
ma perlomeno le autorità
giudiziarie e di polizia di San Marino
dovrebbero godere della piena fiducia
di quelle italiane”.
Ap rilancia e rigira
la questione al mittente concludendo
che “non si può avvallare un simile
approccio da parte di un magistrato
italiano. Un approccio che potrebbe
valere anche all’inverso, legittimando
le nostre forze dell’ordine ed i nostri
giudici a fidarsi solo di qualcuno tra i
loro referenti italiani”.
Leggi San Marino – Italia, la ‘finzione’ continua? Il Procuratore Capo Paolo Giovagnoli a Libertas.sm