Alleanza Popolare per nuove regole nel mondo del lavoro

Alleanza Popolare per nuove regole nel mondo del lavoro

Flex-security, ovvero lavoro
flessibile e misure sociali di protezione per i disoccupati
sammarinesi. E’ la parola d’ordine del progetto sullo sviluppo
del mercato e della legislazione del lavoro, elaborato da
Alleanza Popolare, che sara’ presentato domani sera, alle 21, in
sala Sums. Occasione e’ l’appuntamento pubblico “Il futuro del
lavoro a San Marino”, a cui interverranno il senatore Pd Pietro
Ichino, professore all’universita’ Statale di Milano, e il
segretario di Stato per il Lavoro, Gian Marco Marcucci.

“Non puo’ piu’ esistere una politica che delega alle parti
sociali le decisioni ce riguardano il mondo del lavoro- e’ il
punto di partenza del documento- senza avere un’idea compiuta e
organica e rinunciando al suo ruolo legislativo e regolativo”. Di
qui, la necessita’ di mettere su carta un progetto basato sul
binomio flessibilita’ e sicurezza. La prima sta ad indicare la
“possibilita’, per le aziende, di usare contratti a termine con
molta autonomia e senza rigide condizioni e licenziare
liberamente per motivi organizzativi o di mercato”. La sicurezza
e’ invece sinonimo di ammortizzatori sociali che “devono
proteggere, per molto tempo e per un buon ammontare, il
lavoratore involontariamente disoccupato alla ricerca di un nuovo
posto di lavoro”.

Tra le proposte piu’ innovative, l’estensione al pubblico
impiego “di alcuni istituti gia’ in uso nel mondo del lavoro
privato, quali la Cassa integrazione”. Ma anche quella di
istituire una legge che salvaguardi sammarinesi e residenti, gia’
favoriti “in entrata”, anche in “uscita”, rispetto ai frontalieri
“che vanno licenziati per primi: tale norma, che e’ da creare,
oggi non c’e'”.

L’occupazione dei lavoratori interni
e’ anche uno dei tre “aspetti di stretta contingenza” segnalati
dal documento di Ap. Si chiedono infatti “piu’ significative
agevolazioni agli imprenditori che decidano di occupare
lavoratori sammarinesi o residenti”, ma anche il finanziamento,
da parte degli imprenditori, di appositi ammortizzatori sociali
dedicati agli invalidi fisici o psichici, ma anche ai lavoratori
“anziani”. In particolare, per far si’ che questi ultimi siano
accompagnati, con un’indennita’ sostitutiva, alla pensione

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