Si avvicina l’integrazione dei 7+2 comuni della valle del Marecchia nel
territorio della Provincia di Rimini: c’è infatti la volontà ‘di muoversi nei
fatti come se già i due territori fossero integrati’ (presidente Fabbri), ma ci
sono anche novità positive sul tormentato iter parlamentare avviato con i
referendum del dicembre 2006 e del giugno 2007.
È questo l’esito della conferenza dal titolo Verso l’integrazione fra i Comuni
della valle del Marecchia, svoltasi oggi, sabato 10 gennaio, nell’Aula Magna
dell’Università e promossa dalla Provincia di Rimini. Presenti i rappresentanti
di tutte le istituzioni interessate, politiche, economiche, associative, i tre
parlamentari eletti nella provincia di Rimini, i consiglieri regionali, il
sindaco di Rimini e, ovviamente, quelli dei comuni di Casteldelci, Maiolo,
Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria e Talamello, Montecopiolo
e Sassofeltrio.
In apertura il presidente della Provincia Ferdinando Fabbri, fatto il punto
sull’iter procedurale e sulle sue incertezze (ascrivibili al ‘paludoso contesto
romano’), ha lanciato la proposta ‘di ragionare e di agire sui temi strategici
comuni come se già fossimo un unico grande bacino territoriale’, declinando le
linee concrete di azione in tal senso:
1) estendere la Conferenza dei Sindaci ai primi cittadini dei 7+2
2) assumere provvedimenti speculari (delibere ‘specchio’ negli stessi tempi)
3) provvedimenti coordinati sui servizi pubblici
4) progetti integrati su vari temi (cultura, turismo, ambiente, ecc.)