MILANO FINANZA
Il governo toglie le deleghe a Savorelli
Cacciato il dg della Banca Centrale di San Marino
Il dirigente si era reso colpevole di un gesto volgare durante un convegno finanziario al Meeting di Cl di Rimini nei giorni scorsi
Andrea Montanari
Gestaccio fatale. Il dito medio rivolto dal direttore generale della Banca Centrale di San Marino, Lorenzo Savorelli, a un fotografo durante un convegno di stampo finanziario tenutosi all’ultima edizione del Meeting di Cl, andato in scena a Rimini dal 20 al 26 agosto, è costato il posto al dirigente dell’istituzione. Oggi, infatti, il Comitato il Comitato per il Credito e il Risparmio, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali “ha ritenuto di non poter considerare oggi esistente quel necessario e irrinunciabile rapporto di fiducia che caratterizza la permanenza in servizio del direttore generale”, si legge in una nota diramata dall’organismo chiamato anche a valutare l’incorporazione di Asset Banca nella Cassa di Risparmio di San Marino (il cui primo socio è lo stesso governo) e anche le modalità di gestione del maxi buco 2016 della banca, la perdita di 534 milioni, che obbligherà lo Stato del Monte Titano a dover ricapitalizzare con urgenza e rapidità.
In questo senso, secondo quanto riporta la stampa locale, l’Eccellentissima Camera, primo socio della Cassa potrebe anche valutare la possibilità di spalmare il deficit dello scorso anno in più annualità: qualcuno sul Monte Titano parla addirittura di 20 o 25 annualità per l’ammortamento.
Tornando all’allontamento del direttore generale della Banca Centrale il Comitato per il credito e il risparmio “ha formalmente rivolto l’invito al consiglio direttivo” dell’istituzione finanziaria di vigilanza “di valutare l’immediata cessazione del rapporto lavorativo con Savorelli con le eventuali e consequenziali iniziative del caso”.