Anis: 2014, il rilancio dell’economia di San Marino

Anis: 2014, il rilancio dell’economia di San Marino

Da dove si deve ripartire:

dal PROGETTO SAN MARINO

dal TAVOLO PER LO SVILUPPO

dalle NUOVE PRIORITÀ

 

PROGETTO SAN MARINO

[Lanciato nel settembre 2012 è uno strumento di lavoro promosso da Anis e condiviso con le altre categorie economiche: parte da un’accurata gap analysis, propone una serie di 5 “super-priorità”, diventate 7 dopo la condivisione con le altre parti sociali e chiede l’avvio di un “tavolo per lo sviluppo” che definisca “un progetto strategico pluriennale”. Il tavolo si è concretizzato, il piano strategico ancora no.]
Il Progetto San Marino chiedeva tra le altre cose un’accelerazione sulle riforme: la riforma tributaria è diventata esecutiva, ma il Governo è in ritardo sull’annunciato passaggio dalla monofase a un sistema IVA; la riforma del mercato del lavoro è la grande priorità del 2014; sono ancora in grave ritardo altre riforme tra cui quella della Camera di Commercio e quella del sistema degli appalti.

 

TAVOLO PER LO SVILUPPO

[è il tavolo istituzionale pubblico-privato che ha caratterizzato la prima fase della attuale Legislatura. Ha prodotto la Legge Sviluppo, resa operativa a fine 2013 con il relativo decreto attuativo, che ha posto però molto in alto l’asticella, rendendo così difficile il compito per chi volesse decidere di investire a San Marino.]
Il Tavolo per lo Sviluppo va assolutamente potenziato e rilanciato, dopo una fase in cui è stato accantonato dalla politica. Solo con la massima condivisione degli obiettivi e delle idee si può realmente rilanciare il Paese 

 

NUOVE PRIORITÀ

Le nuove priorità individuate da Anis per questa nuova fase cruciale sono:

• Il Piano Strategico Pluriennale della Repubblica di San Marino

• Una spinta all’internazionalizzazione dell’economia sammarinese

Le azioni prioritarie di base
COSA SERVE OGGI A SAN MARINO:

• maggiore coraggio da parte della politica (ipotesi di riforma istituzionale);

• maggiore coordinamento efficacia e efficienza dell’azione di governo;

• azioni più decise per il riequilibrio del bilancio pubblico (tasse, tagli, azioni per il rilancio dei settori strategici dell’economia);

• privatizzazioni: maggiore spinta verso dinamiche di mercato maggiore resistenza alle spinte “stataliste”;

Gli obiettivi concreti da raggiungere entro il 2014

1. L’uscita definitiva di San Marino dalla black list del MEF

2. Una riforma del mercato del lavoro che renda finalmente moderno ed efficace il sistema San Marino, a tutto vantaggio delle imprese e dei lavoratori

3. Un progetto articolato di promozione del Sistema San Marino in Italia e nel mondo (road-show, presentazioni delle nuove normative per lo sviluppo, eccetera)

4. L’introduzione del sistema IVA (deve entrare in vigore assolutamente a partire dall’anno fiscale 2015)

5. Un profondo contenimento strutturale della spesa pubblica, attraverso il processo di riorganizzazione deve partire da alcune aree chiave della PA: Ufficio del Lavoro, Ufficio Tributario, Ufficio Industria e, non ultimo, il Tribunale. Per snellire la burocrazia va dato vita al progetto dell’Agenda Digitale e allo Sportello Unico per le Imprese (quest’ultimo magari anche presso Camera di Commercio, per la quale è già prevista la sua riforma)

6. Un’accelerazione al progetto PST: il solo Incubatore non è sufficiente, occorre mettere in campo una concreta collaborazione con l’Italia; è altresì urgente la stesura di una normativa speciale per il PST riguardante assunzioni, residenze, incentivi, eccetera

7. Il via libera ad un progetto per un progetto di rilancio del settore commerciale destinato al cento storico e nelle aree di confine

In conclusione

Lo Stato deve mettere in campo azioni concrete che permettano di recuperare gradualmente, a partire dal 2014, quella ‘fetta’ di PIL che San Marino ha perso in questi anni. Ci sono misure, iniziative e decisioni che possono essere realizzate senza costi: si parta da queste. ANIS chiede risultati misurabili a fine anno con l’incremento di PIL.

 

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