ANIS ha il massimo rispetto per le Istituzioni, e lo conferma anche oggi, in questo momento in cui gli uomini che rappresentano queste istituzioni stanno dando una dimostrazione di grave irresponsabilità.
Purtroppo però oggi dobbiamo ammettere che ci troviamo di fronte ad un quadro desolante, ad una classe politica incapace di staccarsi dagli interessi di bottega per pensare alle cose concrete. Ai problemi che attanagliano il Paese, alle priorità di fronte a cui non ci si può più nascondere, alle riforme da fare, agli appelli che ci vengono dall’estero per consentirci di restare nell’ambito della comunità internazionale, a tutto il lavoro fatto fino ad oggi che rischia di essere gettato alle ortiche.
ANIS ha chiesto più volte alla politica di anteporre il bene comune agli interessi di partito. Se questa è la risposta, allora le responsabilità dei singoli e quelle dei partiti saranno presto giudicati dalla cittadinanza.
I problemi restano quelli di sempre: la legalità, la messa in sicurezza del bilancio dello Stato, l’uscita dalla black list, la normalizzazione dei rapporti con l’Italia, le riforme per ammodernare, una volta per tutte, questo Paese. È possibile che qualcuno creda che tutto questo si possa raggiungere in una fase di vuoto istituzionale, con la politica impegnata a sciogliere o stringere alleanze e a far campagna elettorale come se la nostra Repubblica non stesse attraversando la fase più critica della propria storia recente?
Questo non è più il momento degli appelli al senso di responsabilità.
È il momento del rammarico, e della presa di coscienza del fallimento di un progetto che doveva vedere tutti quanti partecipi, maggioranza, opposizione, parti sociali, cittadini.
In questo modo si rischia di far affondare l’intero Sistema Paese, e per noi tutti, purtroppo, non c’è altra possibilità che stare a guardare.
- San Marino. Sulla Istanza d’Arengo coppie di fatto, firme pro Vescovo
- San Marino, crisi di governo. Anis (industriali)