In relazione alle questioni delle antenne e dei trasporti, oggetto di prese di posizioni politiche e giornalistiche in questi giorni, questa Segreteria precisa quanto segue:
1) Antenne – telefonia
Questo Governo, come già dichiarato ripetutamente, è molto critico rispetto alla gestione del problema da parte dei Governi precedenti, che ha portato ad una ingiustificata proliferazione delle antenne sul territorio sammarinese ed addirittura, nella scorsa legislatura, ad autorizzare l’installazione di 16 nuove antenne da parte di un solo operatore.
Ha informato sin dall’inizio della legislatura gli operatori del settore che non avrebbe autorizzato l’installazione di antenne in nuovi siti e sta lavorando per favorire l’accordo fra gli operatori stessi in vista di una riduzione del numero totale delle antenne sul territorio.
Nel frattempo, tuttavia, ci sono situazioni da tempo irrisolte che necessitano di interventi immediati, come quella di Chiesanuova, senza i quali buona parte del territorio sammarinese rischia di restare scoperto e di non poter ricevere ed effettuare più telefonate da e a radiomobile.
Va peraltro sottolineato che ai sensi dell’ultimo rinnovo della convenzione tra l’Amministrazione e Telecom Italia SpA (marzo 2003), che scadrà fra qualche anno e che questo Governo ha ereditato, l’Amministrazione sammarinese si è impegnata a continuare a mettere a disposizione della predetta società, a titolo gratuito, i locali tecnici necessari alla collocazione delle infrastrutture tecnologiche presso i siti Hotel Titano e Chiesanuova. Il Governo lavorerà per una modifica di tale parte della convenzione con Telecom Italia SpA alla scadenza, ma ad oggi questo è il tenore della convenzione vigente fra le parti.
Ciò che stupisce è che chi ad esempio non ha mai o solo debolmente protestato, nella scorsa legislatura, per le nuove numerose antenne installate sul territorio e per il canone di locazione versato a favore dell’Hotel Titano si svegli solo ora e protesti. Che sia che quando certe cose le fanno i partiti politici di appartenenza va bene e che quando altri ereditano una cattiva gestione e programmazione e sono impegnati a risolvere i problemi invece non va più bene?
2) Trasporti
Come responsabile politico del settore trasporti ho ereditato una situazione assolutamente insoddisfacente di tale settore, che vede la relativa competenza nella pratica ripartita tra diverse Segreterie e l’A.A.S.S. con oneri tutti a carico della Segreteria Trasporti. Gli operatori del settore e le organizzazioni di categoria hanno da tempo manifestato la grande insoddisfazione rispetto a modalità di gestione assolutamente inadeguate ai tempi ed alle necessità ed hanno chiesto che si giunga alla nascita di un ufficio unico dei trasporti, direzione verso la quale il Governo ha già deciso di muoversi. Il signor Zonzini, che per anni è stato beneficiato da una convenzione che gli riconosceva una indennità a fronte di un presunto contributo alla risoluzione dei problemi ed alla miglior gestione del settore trasporti, alla prova dei fatti non è stato purtroppo in grado di svolgere adeguatamente tale incarico, sia per mancanza delle competenze tecniche necessarie, sia per l’inadeguatezza delle prestazioni a fronte dei risultati attesi, sia per scarsissimo tempo e impegno dedicato a questo incarico. L’appartenenza politica del signor Zonzini nulla ha a che vedere con la scelta operata dal Congresso di Stato di porre termine alla convenzione con lui, perché se questo fosse stato il criterio l’incarico e l’indennità al signor Zonzini sarebbero stati revocati molti mesi fa, al momento dell’insediamento del Governo. Dato che come responsabile politico risponderò a fine legislatura alla cittadinanza anche per il settore trasporti, è mio diritto-dovere compiere scelte in grado di assicurare che le persone che seguono questo settore siano idonee a garantire i risultati che il Governo si è prefisso e che la popolazione e gli operatori del settore si attendono. L’Ing. Paolo Ciavatta ha dimostrato in questi mesi grande professionalità nella gestione, fra l’altro, di un cantiere ubicato nella zona più delicata della Repubblica, con disagi minimi per la viabilità e tempi addirittura anticipati per la chiusura del cantiere. Sono risultati che è raro realizzare nel nostro paese. Solo i DDC sono ciechi e incapaci di vedere quello che tutti i Sammarinesi hanno invece toccato con mano e stanno riconoscendo.